NINJA IL DISTRUTTORE

 

Dopo essersi dimesso dai Marines, un ufficiale si trasferisce in Cambogia e si mette a capo di una banda di rivoltosi, in realtà ciò a cui l’uomo mira veramente non è la rivoluzione, ma una miniera di smeraldi.

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
ma è solamente incorporato e presente su un’altra piattaforma..

 

 

Titolo originale: Ninja Destroyer
Anno: 1986 I Paese: Hong Kong
Regia: Godfrey Ho
Attori:   Na Yen NaLak ApichatAnne Aswatep
 

Dimenticatevi innanzitutto di poter seguire una trama perché è del tutto assente un minimo filo conduttore all’interno della storia.
Si ha infatti l’apparente sensazione di assistere a due film diversi: il primo, ambientato in una città occidentale in cui non compaiono personaggi dall’aspetto asiatico, in cui un poliziotto ninja (o meglio “ninya”, come afferma il titolo) affronta in stile Street fighter una sequela di avversari.
Il secondo film, ambientato in Oriente, tratta invece di un Cino-Viet-Cambo-Filippino a cui ammazzano la famiglia e si vendica. Il protagonista qui è un giovane esperto di Kung Fu mentre il malvagio da sgominare è il terribile Red Devil, un maniaco sessuale che si disinteressa completamente del nemico pur di gettarsi con la mossa della “presa al collo” addosso alle sfortunate signore cinquantenni che incontra in una pseudo-giungla.
La cosa incredibile è che non c’è una sola scena in cui i due protagonisti sono assieme nelle stessa inquadratura. E questo perché?
Ma perché Bruce Baron, l’attore che interpreta il ninja giallo, era morto un anno prima della produzione del film!
Sì, amici! Siete di fronte ad uno dei personaggi più incredibili del mondo Trash Ninja! Bruce Baron, scadente attore di arti marziali, ha girato più film da morto che da vivo e sicuramente più di qualsiasi altro attore della storia del cinema.
Le sue scene di repertorio sono state a più riprese cannibalizzate da registi senza scrupoli per creare a tavolino insulsi film di ninja!
(CORREZIONE NECESSARIA: Bruce Baron, fortunatamente, è vivo e vegeto. La notizia della sua morte è un falso e ne siamo ben lieti! Ovviamente siamo anche lieti che le molte scene che lo vedono protagonista siano disseminate nei film di Godfrey Ho!)
Tralasciando la noia mortale e pervasiva, l’incauto che si avventurasse nella visione autopunitiva di tanta assurdità avrà però modo di assistere a due scene che si consacrano capolavori dell’assurdo.
Nella prima un black ninja sta derubando uno stolto signore della sua ventiquattrore zeppa di gioielli. Il ninja poliziotto allora lo vede e sfruttando il mistico potere del polimorfismo ninja si tramuta in un bacchetto di legno che muovendosi a folle velocità va a tirare una randellata nei ginocchi al malvagio ladro.
Nella seconda un piccolo cagnetto assalta il Cinese ma in realtà è evidente come il cane gli venga letteralmente tirato addosso e lui lo debba tenere fermo con le mani per non farlo cascare. La lotta è una parodia assurda perché il feroce cagnetto invece di mordere o ringhiare lecca e pare giocare col Cinese, tutto intento nel fiero combattimento contro la belva.
Per eliminare il tremendo cerbero l’eroe Asiatico scaglierà il cane in una trappola-fossa ricoperta di fogliame che nasconde una pericolosa biscia… e qui si ha il capolavoro! Una scena presa da un documentario dove un cane, paradossalmente di razza diversa dal cane della scena prima, viene morso da un gigantesco serpente per poi morire tra atroci guaiti di agonia.
In definitiva una pellicola imperdibile per i fanatici dell’autopunizione cinematografica e di sicuro interesse (anche se non omogeneo) per i puristi del B.

Recensione da Filmbrutti