La Cia convince l’investigatore Mason ad aiutare l’amico scienziato Karl Markov a fuggire dalla Russia.

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Un lungometraggio decisamente mendace nel titolo questo The ninja mission, visto che l’unica cosa che assomiglia a dei ninja sono dei patetici agenti segreti vestiti con tute nere, giusto per scimmiottare le sembianze dei terribili sicari Nipponici.
Siamo dunque molto lontani dai capolavori di Godfrey Ho, tipici del cinema ninja-action di Hong Kong. Il film, il cui intreccio è uno dei più poveri mai visti, è ambientato in piena guerra fredda e offre soltanto noiosissime sparatorie fra soldati Russi e agenti segreti Americani, impegnati nella missione di riportare oltre la cortina di ferro un vecchio scienziato. Non si capisce dunque il perché della presenza dei personaggi vestiti con tuta nera (non risulta che la CIA, negli anni ’80, avesse a libro paga dei ninja) e del titolo del dato al lungometraggio, che probabilmente è un patetico e subdolo tentativo di attirare spettatori amanti delle arti marziali.
Questo lungometraggio ovviamente raggiunge dei livelli di autopunizione che raramente sono stati raggiunti nelle nostre precedenti visioni: l’unico spunto degno di nota nel mortorio totale arriva quando finalmente il regista si ricorda che sta dirigendo un b-movie e finalmente vediamo due o tre teste di gomma lacerarsi senza un perché nel corso dell’ennesimo scontro a fuoco.
The ninja mission è una pellicola che non ci sentiamo di consigliare nemmeno a coloro che ormai sono dipendenti dal b-movie, visto lo squallore di trama e personaggi: perfino il protagonista, che in genere riesce sempre a spiccare per qualche caratteristica particolare, risulta così anonimo da confondersi in mezzo a tutti gli altri.
Da evitare assolutamente.

Scritto da Marchiño [Filmbrutti.com]