ZOMBI HOLOCAUST

Spinto da un’inspiegabile raptus, un giovane originario delle Molucche viene sorpreso mentre fà strazio dei cadaveri custoditi nell’obitorio di un ospedale americano. Prima che gli infermieri possano immobilizzarlo, il ragazzo si uccide pronunciando il nome dell’isola di Kito dalla quale è, presumibilmente, venuto. Decisi a scoprire l’origine del folle gesto, dottor Chandler (McCulloch), l’antropologa Ridgway (Delli Colli) e la giornalista Kelly (Buchanan) organizzano una spedizione sull’isola senza immaginare che ciò cui andranno incontro oltrepassa le più sfrenate e macabre fantasie: Kito è l’infernale regno del dottor Obrero (O’Brien), uno scienziato pazzo che sta perfezionando la tecnica del trapianto dei cervelli a spese di primitivi indigeni soggiogati dai sanguinari rituali pseudoreligiosi di sua invenzione.

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Titolo originale: Zombi Holocaust
Anno: 1980  I  Paese: Italia
Regia: Marino Girolami (accreditato come Frank Martin)
Attori: Ian McCullochAlexandra Delli ColliSherry Buchanan

Unico horror diretto dal papà di Enzo G. Castellari, autore di film come “Roma violenta” e “Italia a mano armata” (con lo pseudonimo di Franco Martinelli). Quest’opera prodotta da Fabrizio De Angelis (produttore di “Zombi 2” di Fulci ed “Emanuelle e gli ultimi cannibali” di Joe D’Amato) va a pescare a piene mani, come suggerisce il titolo, da due filoni molto in voga all’epoca: il cannibal movie e lo zombie movie, e c’è anche posto per un mad doctor. Le influenze, oltre ai due film sopracitati prodotti da De Angelis, sono “Cannibal Holocaust” di Deodato e “La montagna del dio cannibale” di Sergio Martino. Il duo De Angelis-Scandariato (rispettivamente produttore e sceneggiatore), effettua una vera e propria operazione di copia e incolla di queste quattro pellicole, affidando il tutto alla regia di Girolami, veterano dei film di genere (nella sua carriera da regista possiamo contare più di settanta film). I livelli di gore sono davvero alti, abbiamo numerose scene truculente, tra l’altro realizzate davvero bene (se escludiamo quella del manichino gettato dalla finestra a cui si stacca un braccio…chi ha visto il film capirà). A parte i vari sbudellamenti e le molteplici nefandezze, tutto il film mantiene un’atmosfera cupa. Ottima la variegata colonna sonora curata da Nico Fidenco (in parte ripresa da “Emanuelle e gli ultimi cannibali”, musicato dallo stesso Fidenco), soprattutto la tenebrosa traccia dei titoli di testa, “Fascinating horror”.
Il calvario della giovane antropologa che si reca sulle isole Molucche per indagare sui misteriosi atti di cannibalismo avvenuti in un ospedale di New York (dove tra l’altro lavora come assistente di un chirurgo) è costellato di sangue, violenza e sconcertanti scoperte. Insomma, tra smembramenti, mutilazioni, cannibali, zombie e folli esperimenti, non ci si annoia. Girolami riesce a confezionare un buon prodotto che è diventato un vero e proprio cult del genere.Gli amanti del gore troveranno pane per i loro denti.

Scritto da Alfredo Squillaro [Interzona]
Grazie a: Horrormania