SOGNI DI UNA NOTTE

Non è facile la vita per la giovane e bella Omitsu (Sumiko Kurishima), che si deve adattare a lavorare come intrattenitrice di uomini in un piccolo bar, per riuscire a mantenere il figlioletto Fumio. Un prezioso aiuto le è fornito dai vicini di casa (Mitsuko Yoshikawa e Jun Arai), una coppia di coniugi di mezza età che bada al bambino in sua assenza, trattandolo come fosse loro nipote…

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Lingua:  sub 

Titolo originale: Yogoto no yume
Anno: 1933 I Paese: Giappone
Regia: Mikio Naruse
Attori:  Sumiko KurishimaTeruko KojimaJun Arai
 

Titolo originale di questo film è “Yogoto No Yume”, ovvero “Sogni di Una Notte”. Il sogno di una comune donna di nome Omitsu che lavora in un bar vicino al porto. Abita da sola con il suo bambino da quando suo marito sparì anni prima lasciandole sole. Ma all’improvviso Mizuhara, il padre del bambino, riappare e comincia a pregare Omitsu di accoglierlo in casa perchè ormai si è pentito e vuole tornare a vivere con lei. Colta di sorpresa e bisognosa di sostegno emotivo, la donna cede alle richieste di Mizuhara, il quale però si scopre essere una persona patetica che spesso e volentieri si piange addosso anzichè cercare seriamente un lavoro. Le cose si mettono addirittura peggio dopo che il piccolino subisce un incidente d’auto… I coniugi hanno bisogno di soldi per le cure mediche ma tutta la famiglia sopravvive a malapena con lo stipendio di Omitsu. E le cose peggiorano sempre di più. Ho deciso di acquistare questo DVD non solo per la mia passione per il cinema giapponese, ma perchè ho provato una certa nostalgia ricordando il periodo della mia infanzia di quando guardavo questi film muti di origine giapponese (di cui molti di Ozu), su “Fuori Orario” a tardissima notte sul Rai 3. Grazie a questo fantastico programma ho potuto vedere per la prima volta Tetsuo: The Iron Man e molti altri film che ho ritrovato solo dopo anni. A parte questo piccolo angolo di nostalgia, torniamo a questa pellicola (sorry). Questo film muto in particolare è stato girato da un nome molto importante della storia del cinema giapponese, attivo durante le prime decadi del ‘900. Akira Kurosawa è stato suo assistente. Stiamo parlando di Mikio Naruse. Questo nome forse non vi dirà granchè ma quest’uomo firmò un’incredibile quantità di pellicole tra il 1930 e il 1967. Mi piace molto l’idea che questo film considerato un film del popolo, non abbia necessariamente un lieto finale o qualche momento sdolcinato. Non mi ricordo alcuna scena dove moglie e marito addirittura si tocchino, neanche per un abbraccio. La regia ha degli spunti molto interessanti e moderni se si considera che il film è del 1933, mi riferisco a zoomate drammatiche e riprese con il dolly. Consigliato agli amanti del melodramma.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo