THE CRATER LAKE MONSTER

Tre antropologi capitanati dal dottor Richard Calkins (Bob Hyman) scoprono tracce di una civiltà antica in una grotta ai pedi del lago di Crater Lake situato in Oregon. Nelle pitture rinvenute vi è una possibile traccia della contemporanea esistenza di ominidi e dinosauri durante l’ età della pietra. Durante l’esplorazione della caverna i tre scienziati sono costretti ad uscire, difatti un meteorite proveniente dallo spazio si fionda dentro al lago provocando un terremoto. Il meteorite emana un calore elevatissimo tanto da portare ad incubazione un uovo di dinosauro sopravvissuto al tempo protetto dall’ argilla del lago. Dopo alcuni mesi strane morti allarmano lo sceriffo Steve Hanson (Richard Cardella) indaga con l’ aiuto del dottor Calkins. I due sospettano che la chiave del mistero sia il lago ma non si immaginano minimamente quale siano le vere origini delle sparizioni…

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Titolo originale: The Crater Lake Monster
Anno: 1977 I Paese: U.S.A.
Regia: William R. Stromberg
Attori: Richard Cardella, Glen Roberts, Mark Siegel
 

Molto più difficile classificare questo film in un determinato genere per un recensore che per uno spettatore, il quale può benissimo abbandonarsi in un generico fanta-trash, sempre che mi concediate il neologismo mica tanto neo. L’ operazione pianificata e realizzata da Richard Cardella (che spicca per il suo look da sbirro anni ’70) è un misto tra fantascienza, horror e commedia il che può di per sè suggerire come abbia fatto il buon Cardella per riempire lo spazio tra un apparizione del mostro e l’ altra, una volta esaurita l’ introduzione che ci “spiega” come mai ci sia un dinosauro in un lago dell’ Oregon, senza spiegarci però perchè sia in Oregon e non a Lochness, in Scozia. Si perchè è questo il vero cruccio di coloro che si cimentano nella realizzazione dei cosiddetti “creature movies” o “monster movies”, la gente si aspetta di vedere una creatura orribile uccidere a morsi poveri cristiani urlanti, ma non si può proiettare un’ ora e mezza di squartamenti (oppure si?) e quindi giù di trash. Il trash grezzo e genuino dei redneck di campagna in questo caso, è rappresentato da due zozzoni che affittano barche per fare il giro del lago, due veri guasconi che alla lunga stancano, ma quando per un po’ non si vedono più, l’ effetto nostalgia è subito dietro l’angolo. Ci sono scene horror e vagamente splatter per pochissimi secondi, ma la cosa più bella (a parte il look di Cardella) è il mostro vero e proprio animato in stop-motion vecchio stile alla maniera di Ray Harryhausen (occasione d’oro per andare a scoprire il mondo di questo genio). Sotto il punto di vista della realizzazione non aspettatevi niente di buono, la recitazione è pessima come la regia che zoppica vistosamente verso il finale trascinatissimo. A peggiorare la situazione si è messa la Crown International Pictures che in post produzione si è dimenticata di inserire l’ effetto notte in alcune sequenze per cui ci sono scene dove gli attori dicono di vedere la luna e le stelle ma si vede che è pieno giorno. Si capisce lontano chilometri che Cardella era l’ unica persona veramente interessata al progetto, tanto che la sceneggiautra (di cui è autore) è barocca e ricca di sequenze a caso (la più bella secondo me è quella del criminale) senza un apparente senso logico tanto che sembra gridare “o ora, o mai più!” e infatti fu mai più perchè questo film rappresenta l’ unico suo exploit nel mondo del cinema. Se vi piacciono i dinosauri rinsaviti tramite spiegazioni scientifiche totalmente bislacche e a caso e una spassosa atomosfera country, questo è il film che fa per voi!

Scritto da Il Guardiano dello Zoo