NEKROMANTIK 2 [sub ITA]

 

Monika, giornalista che aveva seguito la sfortunata vicenda di Rob (suicida nel primo episodio), si interessa a tal punto da riesumarne la salma in avanzato stato decompositivo per portarla a vivere con lei. Nonostante Monika abbia già un ragazzo vivente, un doppiatore di film a luci rosse, tra lei e il corpo decomposto di Rob nasce un amore malato. Monika infatti attua dei rapporti sessuali con il suo ragazzo vivente sempre ritrovandosi adagiata su di esso, in modo da poter fantasticare immaginando il cadavere di Rob al posto del suo vivo partner. La ragazza si trova quindi di fronte all’assurdo dilemma se scegliere il fidanzato in vita o quello deceduto. 

 

 

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Titolo originale: Nekromantik 2
Anno: 1991 I Paese: Germania
Regia: Jörg Buttgereit
Attori: Monika M.Mark ReederSimone Spörl
 

 

Nel dare un seguito a Nekromantik, titolo d’esordio tanto discusso quanto acclamato dagli horror fans di tutto il mondo, Buttgereit tenta un approccio artistico che va a compensare l’estrema povertà dei mezzi di cui dispone il regista teutonico. Le sequenze si dilungano, si cita Malle e si disserta di cinema, e in particolare sulle sue sfaccettature più estreme, ovvero il cinema d’autore e quello a luci rosse. Nella storia d’amore un pò bizzarra messa in piedi in questo capitolo secondo, infatti, troviamo come protagonisti Monika, giornalista necrofila che passa i pomeriggi in compagnia delle amiche a guardare videocassette in cui si spellano cadaveri di foca asserendo che sono meglio di quei film dove ti mettono peni e vagine in primo piano, e Mark, giovane un pò kafkiano che fa il doppiatore di porno ma preferisce andare a vedere film artistici dove coppie nude mangiano quintali di uova sode in terrazza.
I due si amano, passano le giornate al luna park ma in lei c’è qualcosa di strano, mentre fanno l’amore lei lo immobilizza, poi lo lega a testa in giù per fotografarlo e manco a dirlo, conserva testa e pene del necrofilo suicida del primo Nekromantik in frigo nella speranza di poter dare sfogo ai suoi istinti malsani. Se per quasi un’ora e mezza lo scorrimento delle immagini mette a dura prova l’attenzione dello spettatore, gli ultimi cinque minuti del film sconvolgono per l’efferatezza improvvisa, alimentata da un make up decisamente realistico che cozza un pò con la rozzezza di quanto messo in scena (in particolare il cadavere di rob che è visibilmente un manichino malfatto) fino a quel momento.
Quasi che Buttgereit abbia improvvisamente trovato i soldi per fare un finalone della madonna e riuscire in extremis a salvare un’opera altrimenti sgonfia e loffia. Ed in effetti l’operazione riesce, il film viene confiscato e bandito in molti paesi tra cui la stessa Germania, Australia e Nuova Zelanda garantendo così la continuità del cinema shock di un regista decisamente sottovalutato a cui va il merito di aver saputo esprimere il suo talento anche in condizioni economiche proibitive.
 

Scritto da Il Dottor Satana [Odorama Exploitation Movies]