DINAMITE, AGGUATO, PISTOLA

L’uccisione di un suo amico, il rapimento della propria fidanzata, e un attentato cui è faticosamente scampato inducono il negro Jimmy Jale a chiamare in aiuto gli amici Jagger, detto “Dinamite”, e Keyes, detto “Agguato”. Ma contro chi combattere? Fatti segno a molti tentativi di eliminazione, i tre riescono finalmente, catturato uno dei sicari, a scoprire l’esistenza di un’organizzazione di bianchi, che si propone di sterminare i negri con un bacillo da immettere negli acquedotti, capace di selezionare le sue vittime.

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Titolo originale: Three the Hard Way
Anno: 1974 I Paese: U.S.A.
Regia: Gordon Parks Jr.
Attori: Jim BrownFred WilliamsonJim Kelly 
 

La blaxploitation ha generato incursioni nei generi più disparati: dall’horror (“Blacula”, “Sugar Hill”), al gangster movie (“Black Caesar”), dalla commedia (“Uptown Saturday Night”) al western (“Boss Nigger”), ma è nell’ l’action movie che vede la maggior parte delle sue produzioni. Basti pensare a “Shaft il detective”, “Coffy”, “Foxy Brown”, “Cleopatra Jones”. Non mancano contaminazioni come “Johnny lo svelto”, “Black Samurai” o questo “Dinamite, Agguato, Pistola”, in cui l’azione tradizionale dei film occidentali, fatta di inseguimenti, esplosioni e sparatorie, si mescola alle arti marziali dei kung fu movie che negli stessi anni apparivano nelle sale cinematografiche. In questo ha avuto un ruolo fondamentale il karateka di colore Jim Kelly, divenuto famoso dopo l’interpretazione di Kelly Williams ne “I tre dell’operazione drago”. Il primo film appartenente al filone blaxploitation in cui Kelly combatte a colpi di karate, affiancato dagli armati fino ai denti Fred Williamson e Jim Brown, è proprio questo “Dinamite, Agguato, Pistola” (in originale “Three the hard way”, il titolo italiano si riferisce ai soprannomi dei tre personaggi principali). Ma non finisce qui! Perchè i nostri protagonisti dovranno sventare un complotto filo-nazista ingegnato da un ricco uomo bianco a capo di una potente organizzazione (il quale, per di più, ha fatto rapire la ragazza di Pistola), che prevede lo sterminio delle minoranze tramite la diffusione di una tossina nel condotto idrico di tre grandi città. Tale tossina sembrerebbe agire solo su uomini e donne di colore. Spunto simil fanta-politico per un action movie condito con arti marziali, tutto in salsa black. In poche parole, una vera bomba. Siamo nella blaxploitation più pura, si cavalca l’onda del motto inaugurato da Melvin Van Peebles con il suo “Sweet Sweetback’s Baadasssss Song”, (“Questo film è dedicato a tutti i fratelli e le sorelle che ne hanno abbastanza dell’uomo bianco”), procedendo in maniera meno aggressiva rispetto al film di Van Peebles, ma più ironica nella caratterizzazione (e ridicolizzazione) del razzista bianco e spingendo il pedale della spettacolarizzazione. Gordon Parks Jr. sa fare il suo mestiere, soprattutto nel dirigere alcune sequenze d’azione (Jim Brown inseguito da due malintenzionati in auto, lo scontro di Kelly con i poliziotti). Da non dimenticare che uno dei film più importanti dell’intero filone black, “Superfly”, è proprio opera sua. Oltre ai protagonisti (tre vere e proprie star carismatiche), bisogna menzionare le tre mistress interpellate da Dinamite (Fred Williamson, stranamente senza baffi) per torchiare un criminale: indimenticabili nonostante la breve apparizione. Tra l’altro la scena in cui le vediamo ognuna a bordo di una moto di colore diverso ha un tocco così pulp che sembra strano che Tarantino ancora non vi abbia attinto. Ricapitolando: tre neri incazzati, nazisti, dominatrici, sparatorie, inseguimenti, esplosioni, arti marziali, e per finire una bella colonna sonora funky e soul. Un must per gli amanti della blaxploitation e degli action movies in generale.

Scritto da Alfredo Squillaro [Interzona]