L’INVASIONE DEGLI ULTRATOPI

 

 

Ambientato nell’Inghilterra dell’ ‘800, bagni di sangue e orripilanti scene di crudeltà spesso gratuite, che hanno come protagonisti enormi topi bramosi di carne umana e licantropi dalla sete inesauribile.

 

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Titolo originale: The Rats Are Coming! The Werewolves Are Here!
Anno: 1972 I Paese: U.S.A.
Regia: Andy Milligan
Attori: Hope StansburyJackie SkarvellisNoel Collins 
 

 

Se si ama il cinema low budget non si può non amare Andy Milligan artigiano del cinema capace di girare con 1500 dollari un film in costume. A ben vedere anche “werewolves…” è da considerarsi un film in costume in quanto la storia della famiglia mannara dei Mooney è ambientata in una villa vittoriana con vestiti del 1800 (il film difatti si svolge nel 1899 come cita alla fine Douglas Phair nei panni del patriarca della famiglia), il periodo di preludio al cambio di secolo e a tutte le aspettative che, a questo, rimandano le citazioni a Giulio Verne e alle fantascientifiche avventure dell’uomo sulla luna. Questo film grezzo, con scene d’azione girate in modo frenetico con telecamera a mano, è un’enorme favola che deve aver non poco ispirato Neil Jordan per il suo “in compagnia dei lupi”. Personalmente ritengo questo spaccato familiare letto in chiave di favola dei fratelli Grimm, un piccolo capolavoro di quel cinema beat che inperversava tra il ’68 e il ’72 tant’è che sembra vedere rotolare per terra, nel finale, anche Ringo Starr dei beatles nel finale di questa fiaba maleodorante in cui i personaggi (ed i loro dialoghi) sembrano frutto di un unico disegno lisergico. Peccato che molti hanno trovato nel maggior successo commerciale di Milligan, solo un pretesto per sfruttare il filone “topi assassini” che attraversò un breve periodo dei primi anni ’70 con “Willard e i topi”, se si considera la partecipazione dei topolini carnivori, il delirante dialogo con il loro padrone e il tentativo di dargli un nome da parte di Hope Stansbury (Monica, la psiocopatica assassina del film, una specie di vampira killer da “considerare” nei futuri annali dell’horror) come un mero ed insignificante paragrafo di una favola perfetta come quella della famiglia Mooney, affetta da licantropia generazionale, ci si può concentrare su una storia delirante ma mai noiosa, attorniata da personaggi clamorosi e da una trama quantomai originale ed insospettabilmente funzionale che ammorba lo spettatore disposto a lasciarsi andare in questa follia.

Scritto da Il Dottor Satana [Odorama Exploitation Movies]