STRYKER

La catastrofe nucleare ha trasformato la Terra in un pianeta semidesertico e selvaggio. L’acqua scarseggia e tra i sopravvissuti si scatenano sanguinose lotte per il possesso delle poche sorgenti non ancora inaridite, diventate un bene più prezioso dell’oro. Stryker (Steve Sandor), un giovane avventuriero, aiuta una piccola comunità di donne dopo che una banda di predoni ha rapito una di loro per costringerla a rivelare l’ubicazione di una riserva d’acqua potabile. Alla testa di un drappello di coraggiosi guerrieri e di amazzoni battagliere, Stryker guida una spedizione contro l’accampamento nemico per liberare le prigioniere.

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Lingua: SUB

Titolo originale: Stryker
Anno: 1983 I Paese: Filippine
Regia: Cirio H. Santiago
Attori: Steve SandorAndrea SavioWilliam Ostrander
 

I film del filone post-apocalittico degli anni ’80 hanno la singolare caratteristica di somigliarsi tanto gli uni con gli altri da riuscire, con il tempo, indistinguibili. Stryker ha di nuovo il fatto di essere prodotto nelle Filippine. Per il resto, come di regola, il racconto è il solito western mascherato e proiettato in un improbabile futuro nel quale (oltre alle motociclette) sono sopravvissuti soltanto, o quasi, donne avvenenti e robusti giovanotti pronti a menare le mani, divisi tra oppressi ed oppressori. Il vestiario degli altrimenti incolori protagonisti segue i “tosti” dettami del punk, con qualche concessione nostalgica agli accessori e alle uniformi della fantascienza in celluloide. Guerrieri nati, buoni o cattivi, tutti fanno affidamento su un arsenale di pistole e fucili di calibro e foggia diversa e su un assortimento di archi, balestre, lance e lame affilate (tutte, apparentemente, lucide e nuove di zecca), e, consapevoli della dura lotta per la sopravvivenza, scandiscono il ritmo delle giornate tra rapine, torture, stupri, inseguimenti e sparatorie nel deserto. Nell’edizione video americana ha per titolo Savage Dawn.

Recensione da Mymovies.it