ZEIRAM

 

Iria (Yûko Moriyama) e Bob sono due cacciatori di taglie intergalattici, Iria è una bella e giovane guerriera mentre Bob è un computer molto spiritoso e pragmatico. I due sono sulle tracce di Zeiram: una macchina da guerra mutante apparentemente invincibile su cui pende una cospicua taglia. I nostri “eroi” scelgono la soluzione apparentemente più sicura: dare la caccia a Zeiram in una dimensione parallela chiamata “The Zone” che riproduce fedelmente una città disabitata giapponese. Durante il teletrasporto di Iria nella “Zona” qualcosa non funziona e due sfigati qualunque finiscono assieme a Iria nel campo di battaglia. Questi due sfigati sono Teppei (Kunihiro Ida) e Kamiya (Yukijirô Hotaru), due elettricisti con la condanna della reperibilità. Inizia così il combattimento tra Zeiram e Iria.

 

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Titolo originale: Zeiramu
Anno: 1991 I Paese: Giappone
Regia: Keita Amemiya
Attori:  Yûko MoriyamaKunihiro IdaYukijirô Hotaru
 

 

Come ho già avuto occasione di spiegare nella recensione di Battle Girl: The Living Dead in Tokyo Bay il Giappone degli anni ’90 era già proiettato nel nuovo millennio quando tutti gli altri gli correvano dietro in quanto vero e proprio simbolo di fanta-tecnologia. Già durante gli anni ’80 la letteratura e il cinema nipponico fanno questo salto temporale così che nei primi anni ’90 le tematiche cyberpunk fioriscono in tutto il loro splendore. Avete presente il cinema americano degli anni ’80 dove si vedevano bambini genialoidi del computer che potevano fare di tutto? In Giappone il computer era già stato fagocitato dalla mente e dal corpo umano e  bestie bio-meccaniche come in Tetsuo: The Iron Man e Anatomia Extinction erano pronte a turbare le certezze di noi sprovveduti occidentali. Zeiram è un esperimento a dir poco particolare. Un prodrormo vero e proprio di quello che saranno poi gli odierni Mutant Girls SquadGothic & Lolita PsychoVampire Girl Vs Frankenstein Girl,  ovvero film che paiono proprio presi da manga, quando invece il cinema ha già bypassato l’ opera cartacea, in gergo vengono chiamati tokusatsu. Gli autori hanno già assimilato nel loro DNA il bagaglio culturale necessario per produrre qualcosa di loro senza andare a prenderlo da altri, se si parla di “nativi digitali” questi sono i “nativi-manga” (termine che dovete passarmi), non dimentichiamo anche tutto il mondo parallelo dei videogiochi da cui questo film naviga a scarsissima distanza. Un’ altro elemento fondamentale che accomuna Zeiram con le sopracitate pellicole (a cui aggiungiamo volentieri Tokyo Gore Police e Meatball Machine per non farci mancare niente), è che al 90% pellicola è nata unicamente dalla voglia di sperimentare effetti speciali incredibili, lo si capisce andando a vedere chi c’è dietro la regia (Keita Amemiya un vero devoto al mondo dei manga che ha supervisionato molteplici versioni dal vivo del personaggio di successo Kamen Rider e ha girato parecchi film della serie Garo) e chi dietro alla sceneggiatura (ovvero Hajime Matsumoto, uno specialista in effetti visivi che ha lavorato agli effetti di The Grudgequello Giapponese, The Ring quello Giapponese, Isola – La Tedicesima Personalità e non si è fatto neanche mancare un film come Godzilla vs Bollante) Questa secondo me è la chiave di lettura più onesta: una compagine di otaku con la fissa della fantascienza che si vuole divertire e impegnare facendo vedere agli altri di cosa sono capaci. Tra l’ altro oltre agli effetti speciali fantastici anche la storia in sè sembra essere piaciuta molto dato che nientemeno che Masakazu Katsura (autore di Video Girl Ai, Zetman, Shadow Lady, Present For Lemon, ecc..) ha creato una serie di OAV (chiamata Iria: Zeiram the Animation) postumi che rappresentano il prequel della storia narrata nel film. Nel 1994 è stato girato invece un sequel sempre dal vivo chiamato Zeiram 2, con più o meno lo stesso cast. La visione di questo film non è fondamentale (in realtà quello che è veramente avvincente a livello cinematografico si esaurisce prima dei titoli di testa per poi tornare nelle scene finali durante la mutazione finale del mostro), ma fondamentale comunque è questo film in cui riconosciamo moltissimi elementi che sono diventati clichè di largo consumo nelle realtà a venire, uno su tutti la tutina da battaglia di Iria da cui, secondo il mio modesto parere, ha preso ispirazione la GAINAX per la tutina di Rei / Evangelion. Sebbene sia un film low budget devo spezzare comunque una lancia a favore delle doti di Yûko Moriyama in quanto a presenza fisica e capacità atletica e alla musica particolarmente gustosa che ci accompagna per questo film tutto sommato godibile soprattutto dai fan di anime e manga.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo