POSSEDUTA (SUKKUBUS)

In una regione montuosa della Svizzera, alcuni contadini affrontano la dura vita della montagna tra preghiera e fatica. La loro routine viene interrotta da un demone-donna (Pamela Prati) che, ad uno ad uno, cerca di corromperli ammaliandoli con il potere della lussuria satanica.

 

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Titolo originale: Sukkubus – den Teufel im Leib 
Anno: 1989 I Paese: Germania dell’Est
Regia: Georg Tressler
Attori:Peter SimonischekGiovanni FrühAndy Voß
 

 

Mi sento in dovere di commentare questo film,perchè apparve nella mia vita improvvisamente ed inaspettatamente.
Lasciamo perdere i vari film erotici di 30 o 20 anni fa,e non associate la pellicola alle classiche sceneggiature usate come pretesto per presentare scene osè;La trama di “posseduta” trascende leggermente questo concetto.
Intendiamoci,con questo non voglio dire che il film non abbia una sua identità erotica,tutt’altro,però mostra l’intenzione di voler regalare qualcosa di macabro o celtico.
Si tratta di tre pecorari(tra cui un ragazzo adolescente) che si trovano ad essere perseguitati da una sorta di “strega” nata da una bambola di legno e stoffa,creata da loro per combattere la solitudine e soddisfare i loro desideri…
Al di là della nudità integrale della Prati(presente costantemente),e dei chiari riferimenti al sesso che si percepiscono in molte scene,si sente comunque un certo clima “maligno” per tutta la durata.
In pratica,anche se rimane una produzione di poche pretese,qualcosa al di fuori dell’erotismo c’è….senza escludere che la regia,anche se non splendida,riesce di tanto in tanto a suscitare determinate sensazioni(aiutata anche dalle musiche).
Guardate,non si tratta di un filmone,regala anche diversi momenti di sano “Trash”,ma se non altro,non è nemmeno fine a se stesso….inoltre credo che la Prati abbia avuto un bel coraggio ad interpretare un ruolo del genere…
Voglio regalare una quasi sufficenza a questa produzione per le sue peculiarità,che non mi sarei mai immaginato….Squallido,ma interessante allo stesso tempo…
….ovviamente deve incuriosire il genere….

Recensione da Filmscoop.it