LA BELVA DALLA CALDA PELLE

 

Isola di Cipro. Un gruppo di mercenari ha ricevuto l’ordine di uccidere il Presidente del Paese. Dopo aver compiuto la loro missione sono sulla spiaggia in attesa di chi deve venirli a prendere quando qualcosa va storto: vengono attaccati e, nel conflitto a fuoco che ne segue, la nave che doveva permettere loro di fuggire dall’ isola viene distrutta. Intrappolati sull’isola, gli uomini inizieranno una scorribanda di sangue, razzie e stupri.

 

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Titolo originale: La Belva dalla Calda Pelle
Anno: 1982 I Paese: Italia
Regia: Bruno Fontana
Attori: Angelo InfantiLaura GemserGabriele Tinti

 

 

Terribile adattamento del romanzo “Il tempo delle belve” di Bruno Fontana (che era anche il titolo di lavorazione del film), il quale si occupa direttamente pure di sceneggiatura e regia con risultati sconfortanti. Si gira all’insegna della violenza e della vendetta la storia di uno sparuto gruppo militare (meno di una decina d’uomini) reduce da una operazione di commandos e abbandonato in un luogo semidesertico dai propri superiori. Devono arrangiarsi per raggiunger la frontiera da soli attraversando villaggi dove nessuno ha intenzione di aiutarli. Ad accompagnarli trovano sulla strada un viandante (Gabriele Tinti) che scoprirà passo dopo passo da loro folle ferocia, in particolar modo quella di chi sembra essere il loro leader (un beffardo e spietato Angelo Infanti). Trovato alloggio in un casolare uccideranno il capofamiglia violentando e portando alla morte sua figlia, la cui sorella (Laura Gemser), in quel momento assente, li seguirà seducendoli per vendicarsi mortalmente. Tutto il film è un perenne vagare a vuoto tra foreste e terre arse dal sole, con i personaggi a blaterare senza convinzione di argomenti che non interessano nessuno e a puntarsi contro il fucile a vicenda. Tinti sembra voler filosofeggiare più degli altri mostrando la sua solita espressione contrita da uomo saggio e riflessivo, la Gemser si fa spogliare come d’abitudine, Infanti gigioneggia come può contribuendo a dare l’impressione di uno Z-movie scialbo e privo di qualsiasi attrattiva. Cos’è? Un film di guerra senza guerra, un rape & revenge con vendetta indiretta, un surviving-adventure? Non che sia granché importante…

Recensione da Il Davinotti