SESSO NERO

 

Mark (Mark Shanon) ha una disfunzione alla prostata, e per questo si prepara ad un’operazione consapevole di diventare impotente. Il suo medico vorrebbe operarlo subito, ma lui decide di concedersi prima una vacanza a Santo Domingo, dove dodici anni prima aveva conosciuto Maira (Annj Goren), la ragazza della sua vita.

 

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Titolo originale: Sesso Nero
Anno: 1980 I Paese: Italia
Regia: Joe D’Amato
Attori:  Mark ShannonAnnj GorenGeorge Eastman 
 

 

 

“Avevo sperperato tutto il mio denaro nei casinò e… se avevo convinto Aristide a girare due film contemporaneamente a Santo Domingo, allora perchè non girarne tre?” Sono queste le mitiche e leggendarie parole di Luigi Montefiori, che hanno dato vita alla serie di film hard nei Caraibi realizzati ovviamente da Joe D’Amato. Di questi, “Sesso nero” è certamente il più particolare, strano e anche oscuro se vogliamo. In quella vena erotica/hard, Massaccesi inserisce anche un tema che vira un pò verso il cupo, si parla infatti di riti voodoo, morti che ritornano in vita e “fantasmi” che se ne vanno in giro per le strade. D’altronde il posto è super adatto per queste cose. Come al solito il film non è quel grandissimo capolavoro cinematografico, parliamo infatti di un film a costo zero, con un paio di attori e attrici (alcune nemmeno confermate) che spesso e volentieri ci fanno anche le guardatine verso la telecamera e dunque si ride parecchio. In ogni caso, ciò che rende di più è innanzitutto l’atmosfera e poi proprio la storia in generale, scritta da Montefiori, che ha anche un piccolo ruolo nel film. La storia ruota intorno a quest’uomo sposato, avido, cattivo ed egoista che ha una disfunzione alla prostata e in quindici giorni dovrebbe sottoporsi ad un’operazione che lo priverà del membro. Egli rinuncia a sottoporsi immediatamente all’intervento e va via da New York recandosi appunto a Santo Domingo, per rivivere le sue vecchie avventure poco sobrie con i suoi vecchi amici, ma soprattutto per ritrovare la vera donna della sua vita, tale Maira. Mark (questo il nome del protagonista e anche dell’attore stesso) inizierà a vederla di sfuggita, nonostante abbia appreso da un suo vecchio amico francese che la donna è morta dieci anni prima. Insomma tutte le ricerche sono invane, sino a un terribile e inaspettato epilogo. Questa pellicola ha davvero una vena surreale e come molte altre porta il timbro caratteristico del regista italiano che, ci dà dentro parecchio nelle scene di sesso, ovviamente reali e non simulate, con orgasmi e quant’altro. Alla fine questo film e gli altri sarebbero semplicemente riassumibili in “tutti scopano (felici) e se ne fottono”, perchè alla fine lì andiamo a parere, poichè ci sono anche scene (hard) senza alcun senso, piazzate giusto così tanto per. Sicuramente chi andrà a vedere il film dovrà tralasciare la recitazione e anche la messa in scena, innanzitutto. Ho citato queste due perchè credo siano gli elementi più brutti che ci siano. Vedremo scene in cui il protagonista ad esempio chiede qualcosa e nel mentre della domanda ha già ottenuto ciò che vuole. Ok calarsi nella parte di uno stronzo bastardo, però… Anche se come dico sempre, le cose belle di questi film sono sempre le occhiatine in camera da parte degli interpreti. In “Porno Holocaust” (Joe D’Amato, 1981) avevamo addirittura un operatore di camera che usciva fuori dall’acqua poco prima dei titoli di coda. “Sesso nero” culmina invece solo nel finale in un piccolo spirale di violenza, che porta Mark prima ad accoltellare a morte una tipa e poi alla scena più clou: l’evirazione in spiaggia, unica scena “splatter” del film, con un effetto parecchio trash. Sesso, morte, pazzia e strane credenze… tutto quanto racchiuso in unico film di quel genio che rispondeva al nome di Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato. Da tenere anche in considerazione le musiche di Nico Fidenco e poi anche il fatto che George Eastman appaia solo per poco meno di cinque minuti.

Scritto da Giuseppe Rocca [Filmaniac]