DEADLY PREY

Un gruppo di sadici mercenari rapisce persone per la strada per impiegarli come prede umane in campi di addestramento, cosicchè le reclute possano esercitarsi in una spietata caccia all’ uomo.

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Lingua: SUB
sottotitoli a cura di Hywel

Titolo originale: Deadly Prey
Anno: 1987 I Paese: U.S.A.
Regia: David A. Prior
Attori: Cameron MitchellTroy DonahueTed Prior 
 

Abbiamo imparato ad amare (ed anche ad odiare, perchè no) David A. Prior. Senza neanche saperlo (forse) ci ha regalato delle perle davvero inaudibili. Una delle tante la avevo già recensita e si trattava di “The Final Sanction” del 1990. Stavolta invece mi trovo alle prese con un film del 1987. Questa pellicola, a differenza di quella citata in precedenza, è molto conosciuta per una scena in particolare molto diffusa in rete e su YouTube, della quale però parlerò solo in seguito, perchè magari qualcuno ancora non è a conoscenza di cotanta bruttezza. Ora… avete presente la parte di “Rambo” (Ted Kotcheff, 1982) in cui il berretto verde viene braccato da un “branco di soldati da pic-nic” all’interno di un bosco? Ecco, Prior ha semplicemente esteso quella parte per tutto un film, piazzandoci come protagonista il suo fratellino, maestro della monoespressività e sosia di Don Johnson, Ted Prior, che tra l’altro per tutto il tempo se ne andrà in giro ad ammazzare a destra e a manca vestito solo con degli impavidi pantaloncini corti e strettissimi (credo femminili), una rova davvero imbarazzante, ma d’altronde abbiamo ben capito che David Prior aveva un coraggio da vendere per girare questi film. Il titolo di questo prodotto è “Deadly Prey” e sinceramente non so in quale modo sia riuscito il coraggiosissimo regista a convincere chissà chi a farlo distribuire, anche se solo in videocassetta e dvd. Questo perchè il tutto è davvero un WTF?! di robe che si mescolano l’una all’altra senza troppi fronzoli. Nel cast abbiamo, oltre al già citato Ted Prior, Cameron Mitchell e Troy Donahue (non so come abbiano fatto ad accettare, ma vabbè) più altri “attori” e omuncoli di cui non sentiremo la mancanza. La trama ruota intorno ad un gruppo di mercenari capeggiati da un sadico colonnello, tale Hogan, che per allenarsi catturano e poi braccano nella foresta vicino al loro accampamento persone a caso. Peccato che grazie alla loro magnifica capacità di scelta, vanno a beccare proprio Michael Danton (T. Prior), uno dei migliori reduci del Vietnam, addestrato fra l’altro dallo stesso colonnello.
Vai e vai, alla fine Danton s’incazza e sono cazzi amari per tutti. Innanzitutto bisogna dire che, anche se non sembra, è un film di una violenza incredibile, anche perchè nella bodycount si contano circa sessanta morti. Dopodichè, andiamo purtroppo subito al peggio, perchè la banalità e la noia sono davvero sovrane. Credo poi che D. Prior abbia visto almeno cento volte per una i primi tre film incentrati sul reduce John Rambo, perchè è riuscito a copiare qualsiasi cosa e se non tutto, quasi. La regia è fra le peggiori di questo modo, la sceneggiatura è banalissima e le musiche sono davvero orride, per non parlare poi della recitazione che potrebbe concorrere con quella specie di “nonsapreidefinirloesattamente” “Quattro carogne a Malopasso” di Vito Colomba del 1989. Insomma la recitazione è proprio da film porno. Questo è proprio un film unicamente munito di violenza gratuita e cattiveria, ed il tutto culmina persino con un finale altamente di merda, dopo tutti i minuti di autopunizione precedenti. C’è una scena in cui il colonnello Hogan chiama Danton “Ted” (ossia il nome dell’attore), poi un’altra in cui il protagonista esce da un fosso con un fucile d’assalto per sterminare alcuni mercenari e mentre lo fa si sente il suo urlo di battaglia… peccato che sia un suono aggiunto perchè si vede chiaramente che l’attore per tutto il tempo stringe semplicemente i denti senza mai aprire bocca. Direi che avete capito in che roba mi sono imbattuto, perciò è arrivato il momento di arrivare a quella tanto amata (e anche odiata) scena clou: Danton di gran carriera va addosso allo scagnozzo principale di Hogan e con un machete gli taglia via il braccio, poi non contento mentre quello grida e basta come se non fosse successo niente, lo colpisce in faccia con il braccio mozzato fino a stenderlo per poi prendergli lo scalpo con la sua arma da taglio.
Non vi preoccupate: ci sono tante scene che non vi ho spoilerato… perciò se lo volete vedere, andate tranquilli e soprattutto preparatevi prima psicologicamente per questa roba che regala solo trash, tante risate, un morto ammazzato dietro l’altro e ovviamente anche una sana autopunizione.

Scritto da Giuseppe Rocca [Filmaniac]