LA DONNA VESPA

 

La Janice Starling Enterprises, casa produttrice di cosmetici non funziona più bene sul mercato e questo perché Janice (Susan Cabot) sta diventando vecchia e il suo volto non è più il miglior testimonial. Il Dott. Eric Zinthrop (Michael Mark) ha pero estratto un siero dalla pappa reale che, se iniettato, ringiovanisce gli esseri viventi. Tuttavia…

 

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Titolo originale: The Wasp Woman
Anno: 1959 I Paese: U.S.A.
Regia: Roger Corman, Jack Hill (non accreditato)
Attori: Susan CabotAnthony EisleyBarboura Morris
 

 

 

Se durante una buona fetta della sua carriera Roger Corman è stato l’ alfiere della American International Picutres, di tanto in tanto lui e il suo socio Gene Coleman sentivano l’ esigenza di prodursi e distribuirsi da soli i film che giravano. Quando lo facevano, lo facevano sotto il nome di The Filmgroup, diventata poi storicamente New World Pictures e successivamente New Horizons. La Donna Vespa rappresenta una di queste produzioni interne per così dire, rappresenta anche il ritorno di Corman alla fantascienza dopo Il Vampiro Del Pianeta Rosso del 1957. Non è un ritorno in pompa magna, anzi è più un’ operazione gira e monta in quatto e quattr’ otto con uno scarsissimo budget. Una pellicola, diciamocelo, creata appositamente per cavalcare l’ onda dell’ incredibile successo de L’ Esperimento Del Dottor K. con il grande Vincent Price. Il film ne ripropone le sembianze (sostituendo la vespa alla mosca e sostanzialmente il costume del mostro). Addirittura in qualche modo ne ripropone il dualismo in una dimensione intermediatica, nel senso che sulla locandina c’è una vespa con la faccia di donna e nel film c’è una donna con la faccia di vespa, come i due sdoppiamenti del film sopracitato. La differenza principale con la pellicola ben più famosa, oltre alla mancanza della travagliata storia d’ amore è la singolare sintomatica “licantropica” del siero mutaforme. Ovvero la creatura a volte è mostro e a volte torna ad essere donna. La pellicola di facile scrittura (non ci avranno messo molto a scriverla) ricalca molteplici luoghi comuni come la segretaria fancazzista, l’ operaio grezzo, lo scienziato intelligente ma rincoglionito, e soprattutto la bramosia umana che va sempre di moda, motore sempre azzeccato per una storia coinvolgente. Corman utilizza un comparto cast andando sul sicuro, utilizzando attori già testati più volte come Barboura Morris (che troviamo anche in Un Secchio Di Sangue dello stesso anno) e la superlativa Susan Cabot entrambe attrici nel sottovalutatissimo La Ragazza Del GruppoSusan Cabot è un’ ottima attrice che Corman ha utilizzato spesso ma forse per un fattaccio che è successo proprio in questo film, ne La Donna Vespa, la Cabot non si è poi più fatta vedere sui grandi schermi, un vero peccato. Il fattaccio è successo in una scena quando l’ attrice rischiò di soffocare dentro alla maschera da vespa/mostro poichè del gas era entrato dentro agli orifizi praticati apposta per respirare, non certo per soffocare!! Per concludere, questo è un piccolo culto invecchiato bene, come per alcune piccole gemme dimenticate, mai in realtà dimenticate dagli appassionati, per via degli strambi costumi e delle incredibili soluzioni che i cineasti indipendenti erano costretti ad assumere per rientrare nei modestissimi budget, come li ascensori evidentemente falsi e via discorrendo. Da notare un simpatico cameo di Roger Corman stesso vestito da dottore. E adesso mi tolgo un sassolino dalla scarpa, parlandovi dell’ edizione messa in commercio nel nostro paese da parte della Enjoy Movies all’ interno della collana Drive In Cult. Evitatela come la peste. E non dico altro.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo