L’OASI DEGLI ZOMBI

Nel deserto africano alcuni nazisti hanno nascosto un tesoro. Una spedizione parte alla ricerca di questa fortuna durante la guerra ma deve vedersela con un’orda di zombie nazisti messi a guardia.

 

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Titolo originale: La tumba de los muertos vivientes
Anno: 1982 I Paese: Spagna, Francia
Regia: Jesús Franco (accreditato come A.M. Frank)
Attori:   Manuel GélinEduardo FajardoFrance Lomay
 

Jesús Franco colpisce il bersaglio per l’ennesima volta, affondandolo al meglio. Il risultato di questo becero (s)cult è veramente allarmante. Dal titolo “L’Oasi degli Zombi”, “Oasis of the Zombies”, oppure ancora “Las Tumbas de los Muertos Vivientes” ci si potrebbe aspettare di tutto, ma ci ritroviamo invece di fronte ad un chiaro b, se non z-movie con tanto di effetto negativo, attori improponibili e storia completamente insulsa. Uscì nell’82, dopo essere stato realizzato sicuramente con circa cento pesos (se non di meno). In alcune scene possiamo anche sentire (e per fortuna non odorare) le scorregge dei vari interpreti e in parte anche degli stessi zombies. Sicuramente Franco era talmente seccato che girava la scene man mano così come veniva e quindi chi si è visto si e visto, chi no, amen. Il nostro amato regista spagnolo quindi va a realizzare una pellicola decisamente autopunitiva, nella quale compare anche in un cameo nelle vesti di uno zombie. Ma andiamo ora a parlare di questi famelici morti viventi: trattasi (più o meno) di redivivi nazisti, i quali si muovono a passo lento e monco, e che inoltre sbucano fuori dal nulla, traendo grandi respiri dietro gli alberi e i cespugli, nella cosiddetta oasi. Sono semplicemente delle povere comparse (come sempre) scelte male e truccate peggio. Sapendo di aver realizzato qualcosa di indicibile, Franco decide di firmare la regia con un suo pseudonimo caro e del tutto anglofono e diciamolo… anche ridicolo: “A.M. Frank”. Con questo falso nomignolo andrà a sceneggiare anche “Commando Mengele” di Andrea Bianchi, del 1987. In questa pellicola ci vengono propinate anche delle mini-battaglie fra nazisti e alleati (?), a basa di fucilate e mitragliate. Peccato però che tutte queste scene siano tratte da “I giardini del diavolo” di Alberto Rizzo. All’epoca cose del genere erano troppo belle per essere vera. Ma qui il fatto è anche diverso: le battaglie sono comunque troppo brutte per essere vere. Nazisti che si buttano a terra rotolando senza motivo, capriole varie e piroette insulse. La vera bellezza di questo film è il suo finale, proprio senza testa e senza coda, privo di qualsiasi morale e soprattutto privo di qualsiasi originalità. Finale talmente orrendo che neanche lo ricordi ahahah (il mio caso). Poco splatter, zero recitazione e film proprio nel complesso improponibile. Purtroppo credo uno dei peggiori zombie-movie di sempre. Il colpo di genio comunque è: ambientato in Africa, ma girato in Spagna, nelle isole Canarie. Bella presa per il culo, mi piace! Franco rimane Franco, ma questa roba qui è inguardabile!

Scritto da Giuseppe Rocca [Filmaniac]