CINTURA NERA

La procace cantante pop Shanna (Deirdre Imershein) riceve uno speciale omaggio da un suo fan sfegatato: un pacchetto contenente un dito anulare mozzato che indossa un anello. Shanna è sotto la minaccia di un maniaco omicida, il suo nome è John Sweet (Matthias Hues), per questo motivo chiede aiuto ad un ex poliziotto che ora gestisce una palestra di kickboxing per bambini. Il suo nome è Jack Dillon (Don “The Dragon” Wilson).

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Titolo originale: Blackbelt
Anno: 1992 I Paese: U.S.A.
Regia:  Charles Philip MooreRick Jacobson
Attori:  Don WilsonDeirdre ImersheinMatthias Hues
 

Un magnifico prodotto low budget progettato perfetto per finire tra le visioni di un buon amante dell’ action trash, soprattutto se a dirigere le danze c’è l’ 11 volte campione mondiale di kockboxing nonchè idolo del cinema b, il grande Don “The Dragon” Wilson, che ricordiamo per cagate allucinanti quali Virtual Combat, Future Kick e Cyber Tracker per dirne qualcuna. In questo film Wilson ha ancora l’ occhio sinistra abbastanza aperto, è infatti il suo ottavo film e siamo a 8 anni dall’ apice raggiunto nel 2000 con Moving Target, oltre che al suo occhio mi riferisco anche al suo lato trash con un’ interpretazione a dir poco inimitabile. La verosimilità di questa trama è pari solamente alla verosimilità che hanno le pallottole sparate in questo film, ovvero nulla perchè il 90% dei colpi va a vuoto quando i cattivi sparano suoi buoni, mentre quando i buoni sparano sui cattivi 6 colpi su 6 vanno a segno. Ci sono i classici clichè del genere action come il biliardo, le macchine che si cappottano e i partner di polizia che muoiono. Una delle cose assurde di questo film è come durante i titoli di testa siamo informati di quanti campioni di arti marziali reciteranno in questo film che ci offre buone scene di combattimento unicamente alla fine con il nostro Wilson alle prese con il pazzo maniaco di turno. Spendiamo due parole su questo pazzo maniaco. Un tizio che sembra uscito da una gimmick da wrestler che gira per strada in pantaloni di pelle e chido (e  basta) munito di una fluente chioma bionda, e che alza le persone con una mano e le picchia con l’altra. Fantastico. La sua interpretazione è da oscar. Nei denti. Beh ma cosa deve fare un armadio? L’ armadio. E allora non fategli fare lo psycho killer! In generale consiglio questo film a chi si vuole divertire soprattutto se il divertimento è pari al numero di pallottole sparate e di calci in faccia. C’è lo zampino di Roger Corman in questo film nelle vesti di produttore esecutivo, come in Supermarket Horror del resto, possiamo noi supporre che Corman sia stato tirato dentro da Wilson in virtù di una lunga collaborazione suggellata con la saga di Bloodfist, chiamata addirittura anche Roger Corman’s Bloodfist

Scritto da Il Guardiano dello Zoo