IL MOTEL DELLA PAURA

 

Alex West (Bud Cort), un giovane ragazzo mentalmente disturbato, ha fatto amicizia con l’anziano Norman nel sanatorio dove sono entrambi ospitati. I due condividono un’infanzia di botte e umiliazioni e alla morte dell’uomo, Alex scopre di essere stato nominato erede del Motel Bates, di proprietà di Norman. Il ragazzo decide di raggiungere la California per rimettere in sesto l’albergo, ma quelle mura sembrano nascondere qualcosa di estremamente inquietante.

 

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Titolo originale: Bates Motel
Anno: 1987 I Paese: U.S.A.
Regia: Richard Rothstein
Attori: Bud CortLori PettyMoses Gunn
 

 

Ma cosa è sta vaccata allucinte? Facciamo subito un po’ di chiarezza. Di questo film Alfred Hitchcock almeno non ne sapeva nulla poichè il maestro del thrilling è morto nel 1980. Il personaggio più vicino a tutto questo è Anthony Perkins (colui che interpretava l’ originale Norman Bates) che NON appare nel film e che nonostante NON odi questo film a domanda ha commentato con un serafico “just terrible”.  Quando arriva questo film in relazione al capolavoro del 1960 Psycho? Si colloca tra Psycho III e Psycho IV: The Beginning (roba da far rivoltare nella tomba Hitchcock per anni e anni). Questo film è di fatto un film pilota che in teoria sarebbe servito per lanciare una serie televisiva (stiamo parlando infatti di un film per la televisione mai passato per gli schermi cinematografici) che però per fortuna non è mai stata realizzata. Questo film non è minimamente horror, ma neanche per sogno, e per arrivare ad una scena di tensione bisogna aspettare il cinquantesimo minuto! Altro che horror, qua siamo davanti ad un film basato sul pietismo sentimentale. In pratica quei farabutti degli autori vogliono a tutti i costi che il pubblico empatizzi con il protagonista semi ritardato, la cui unica donna che incontra in vita sua si finge amica per scroccargli la casa, gli vogliono rubare il motel e lui cerca di salvarlo come quei film dove il magnate vuole buttare giù la scuola dei ragazzi del ghetto per fare l’ autostrada. E lui è indifeso poverino con quel suo sguardo da ebete (bello sguardo Bud Cort). Tutto così. E poi… sorpresa delle sorprese… ad un certo punto, quando la palpebra è già calata da un pezzo… una storiella di fantasmi del tipo “ecco, adesso ti facciamo vedere come sarebbe un secondo eventuale episodio”, perchè in quel momento tutto quello che vediamo si discosta totalmente dai personaggi visti fino a quel momento. Pazzesco! Ma poi a sto bambino per farci sapere a noi che è un ex psicopatico gli raccontano in faccia come ha ammazzato il padre in un flashback della sua infanzia! Ma poverino…! Ah! Ci sono cascato anche io.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo

 

2 Replies to “IL MOTEL DELLA PAURA”

    1. cinemazoo Post author

      ciao! non penso, qui puoi vedere unicamente b movies !
      Sia per una scelta di metodo che per questioni di copyright. Detto ciò, Cronemberg e Carpenter sono in assoluto i registi definitivi degli anni ’80!