LA METEORA INFERNALE

 

Un meteorite caduto sulla terra manifesta alcune caratteristiche speciali. È in grado infatti di di assorbire acqua così che ogni frammento diventa gigantesco e pericoloso, pietrificando gli esseri nelle vicinanze. Una vera minaccia per la placida comunità che vive nel deserto, non lontano dal luogo in cui il monolite è caduto.

 

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Titolo originale: The Monolith Monsters
Anno: 1957 I Paese: U.S.A.
Regia: John Sherwood
Attori:  Grant WilliamsLola AlbrightLes Tremayne
 

 

 

Una grandissima genialata, un’intuizione quasi Lovecraftiana (scusa se ti scomodo o sommo profeta dell’orrore)… Quando finiscono gli insettoni giganti, quando non ci sono più alieni con raggi esplosivi o per il controllo mentale, che cos’altro può arrivare a minacciare la piccola e anonima cittadina americana che rappresenta il mondo intero? Un meteorite fatto di roccia viva! Dei sassi! Non c’è niente da ridere, il film si prende estremamente sul serio e tratta il più scientificamente possibile la soluzione del fenomeno. Qui non ci sono militari nè esploratori avventurosi, ma solo geologi che si impegnano nello studiare il problema e sintetizzare in laboratorio soluzioni coerenti. Il film si guarda ed è estremamente lineare, nessuno colpo di scena per noi smaliziati del terzo millennio, certo, avrei preferito che un argomento del genere che si sposa perfettamente con la serie “Ai Confini Della Realtà“, fosse stato ridotto ad una ventina di minuti ed introdotto nella celebre serie televisiva della HBO, ma così non è stato ed il film dopo un po’ risulta un po’ lento anche perchè il metodo scientifico non lascia troppo spazio alla fantasia, e gli unici personaggi che non c’entrano con la scienza sono un bolsissimo capo della polizia ed un rassegnato ed avvizzito giornalista stanco del nulla cosmico della vita di provincia. A questo giro persino la bionda è una maestrina di scuola!! Ebbene anche questo film si avvale del consolidato schema: giornalista, bionda, belloccio, scienziato vecchio, capo della polizia, a volte questi ruoli si mischiano e il belloccio è il capo della polizia o uno scienziato e la bionda a volte una giornalista. Gli effetti speciali sono molto scrausi (a me piace così!) ma l’idea di base si fa perdonare tutto.

Scritto da: Il Guardiano dello Zoo